🙋Esperienze acquisite

Il Comune di Palermo, attraverso la Società in house per i servizi informatici SISPI, dal 2020 acquisisce esclusivamente servizi cloud (IaaS/PaaS/SaaS) qualificati da AGID e pubblicati sul Cloud Marketplace.

Per quanto riguarda la connettività, l’Amministrazione utilizza una infrastruttura proprietaria di banda larga in fibra ottica, denominata “Anello Telematico”, per la trasmissione dati tra uffici e per l’erogazione dei servizi.

La gran parte degli uffici comunali ad oggi usufruiscono della connettività dell’Anello Telematico, ottimizzando le attività di gestione digitale delle attività e dei procedimenti amministrativi.

Sull’anello telematico convergono i servizi di eGovernment erogati dall’Amministrazione, i servizi WiFi presso le sedi del comune, i servizi wifi pubblici di livello urbano, i servizi di videosorveglianza i cui flussi operativi sono disponibili presso il Comando di PM e condivisi con le altre forze dell’ordine presenti in città e già attestati sull’anello (Carabinieri, Questura). La funzionalità dell’Anello Telematico è assicurata dalla Società in house SISPI SpA.

In merito alla classificazione del data center comunale, è da rilevare che a seguito di candidatura dell’Amministrazione, è stata inoltrata all’AGID un integrazione di informazioni successiva alla candidatura. Tale integrazione è stata rigettata dall’AGID e il data center comunale di Palermo è stato classificato nel gruppo “B”. Preso atto di tale circostanza, il Comune di Palermo, in data 9/06/2020 ha presentato Ricorso Straordinario al Capo dello Stato per l’annullamento della valutazione e della classificazione operata da AGID sulle risposte fornite dal Comune di Palermo nel questionario di rilevazione e degli atti presupposti, connessi e consequenziali, previa sospensione degli stessi, al fine del successivo accoglimento di chiarimenti ed integrazioni alle risposte fornite al questionario AGID di classificazione dei data center della PA. Il procedimento avviato si è concluso con la sentenza del TAR Lazio n. 07284/2020 REG.RIC. del 19/04/2021 con la quale il Tribunale amministrativo competente accogliendo il ricorso del Comune di Palermo, ha acclarato l’illogicità del diniego di prendere in considerazione chiarimenti ed integrazioni tempestivamente forniti, osservando che “considerato lo scopo di questa ricognizione, a fronte della comunicazione di errori nella compilazione del questionario o comunque di circostanze tali da evidenziare una erronea classificazione, l’Amministrazione dovrebbe quantomeno valutare la questione dell’esercizio del potere di autotutela della PA, che si pone anche a presidio della legittimità dell’azione amministrativa, e che per quanto discrezionale deve essere esercitato o non esercitato secondo criteri di razionalità, tenendo conto della reale situazione di fatto”, e, dunque che: [...] Nel caso in esame, quindi, del tutto illogico si pone questo diniego di prendere in considerazione le integrazioni delle parti ricorrenti volte ad affermare l’erroneità della classificazione, soprattutto considerando che la classificazione non è frutto di discrezionalità amministrativa ma del ricorrere di specifiche circostanze in fatto, con un ambito interamente vincolato, e pertanto la contestazione della classificazione si pone nell’ottica di rilevare l’errore rispetto all’esistenza o meno di specifiche circostanze fattuali; concludendo, infine, che, “per quanto indicato il ricorso deve essere accolto e, conseguentemente, l’Amministrazione procedente dovrà prendere in considerazione le integrazioni depositate dai ricorrenti”. La fondatezza delle repliche a suo tempo prontamente rese in ordine all’erroneo inserimento nel Gruppo “B”, sono state confermate e rafforzate nell’arco del 2021, poiché in grado di soddisfare integralmente, oltreché i requisiti previsti per l’inserimento nel Gruppo “A”, tutti quelli che configurano il Data Center dell'Amministrazione comunale di Palermo quale candidato alla qualifica di “Polo Strategico Nazionale”. Con nota prot. AREG/998055 del 29/09/2021 l’Amministrazione comunale ha chiesto all’AGID i necessari chiarimenti in ordine agli adempimenti attesi in ordine al rispetto delle previsioni del Piano Triennale per l’Informatica 2020-2022 ed in considerazione della sentenza del TAR Lazio n. 07284/2020 REG.RIC. del 19/04/2021. Alla nota prot. AREG/998055 del 29/09/2021 non è ad oggi seguito riscontro dall’AGID.

Gli interventi previsti in ambito data center riguardano il consolidamento, già avviato dal 2020, degli elementi strutturali connessi con l’orchestrazione dei diversi strati di servizio previsti dal cloud computing (IaaS, PaaS e SaaS) in conformità ai criteri di sicurezza, economicità ed efficienza previsti dalla strategia nazionale. In particolare saranno realizzati interventi finalizzati a:

  • Implementazione dei servizi per la business continuity che, in aggiunta ai servizi di Disaster Recovery già attivi dal 2015, permetteranno di garantire la necessaria continuità ed affidabilità dei servizi;

  • Gestione, mantenimento ed evoluzione delle Certificazioni ISO anche in estensione dei requisiti indicati per i data center delle Pubbliche Amministrazioni.

  • Service Delivery Platform di servizio ai big data del territorio generati dagli altri strati al fine di migliorare i servizi esistenti e crearne dei nuovi.

Deadline azioni capitolo 4: le deadline sono dettate dalla tempistica dei risultati attesi (R.A.)

Strutture responsabili: Servizio Innovazione per il monitoraggio delle attività relative all’implementazione delle infrastrutture informatiche, con la collaborazione tecnica ed operativa della Società in house per i servizi informatici comunali SISPI SpA.

Capitolo di spesa/fonti di finanziamento: Fonti di finanziamento extracomunali PON METRO, PO FESR, PNRR.

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